1) 70 giorni di totale chiusura delle attività e finalmente il 20 Maggio si è tornati ad allenarsi.
Come hai vissuto questa giornata con i tuoi collaboratori e con i vostri atleti?
Abbiamo ricominciato solo a ranghi estremamente ridotti per cui non ho un panorama completo della situazione.
Per quanto mi riguarda la giornata l’ho trascorsa dedicandomi soprattutto agli aspetti logistici mentre il nostro allenatore Emanuel ha condotto l’allenamento con la consueta perizia ed attenzione.
Devo dire che dalla sezione – collaboratori ed atleti – mi giungono segnali abbastanza contrastanti: ad esempio ho trovato le ragazze molto molto motivate, altri ancora non ancora proiettati verso un rientro completo.
2) La ripartenza delle attività è stata complessa e piena di difficoltà.
La società pensi abbia fatto il necessario per poter garantire sicurezza al vostro lavoro e ai ragazzi che praticano sport presso le nostre strutture?
Sinceramente penso che la società abbia fatto miracoli per garantire questa ripartenza.
Ho toccato con mano il grande ed incessante lavoro fatto dalla Direzione dalla Presidenza e dal Cda, ma anche di tutti i miei colleghi coordinatori e degli addetti alle palestre.
Diciamo pure che quanto accaduto ci ha dimostrato ancora una volta cosa significhi essere Fondazione Bentegodi e quanto sia meritato il ruolo rivestito nell’ambito dello sport veronese.
3) Dopo alcuni giorni di allenamenti come hai trovato i tuoi ragazzi?
Sinceramente è presto per parlarne, come già detto mi ha fatto molto piacere vedere nelle ragazze motivazione e voglia di crescita.
Sembrano più consapevoli e dei loro mezzi ma anche dell’importante che lo sport riveste per loro: è palese che ne hanno sentito molto la mancanza.
4) In questo panorama di incertezza globale come stai stimolando i tuoi atleti ed in particolare che obbiettivi proponi per questa fase?
La nostra stagione si è di fatto conclusa e ormai si guarda alla ripartenza per cui dedichiamo i prossimi mesi estivi al lavoro di fondo ed al miglioramento tecnico lavorando su lacune che nel corso della stagione è impossibile correggere.
5) Le competizioni sportive, addirittura quelle più importanti sono state tutte annullate o rinvaiate.
Quando a tuo parere si potrà ripartire?
Spero che da settembre si torni ad una certa normalità, per il tennistavolo vi saranno meno problemi per l’attività a squadre rispetto a quella individuale imperniata sui tornei per i quali probabilmente si dovrà attendere più tempo.
Spero che la federazione trovi il modo di attuare delle proposte ragionevoli soprattutto in questa direzione privilegiando innanzitutto l’attività giovanile.
6) Come vedi il futuro prossimo delle società sportive?
Tutte queste limitazioni e regole come potranno essere gestite in sicurezza senza penalizzare la qualità del servizio?
Penso che moltissime società sportive si troveranno in grosse difficoltà, soprattutto quelle che usufruiscono prevalentemente degli impianti scolastici anche perché è risaputo che mondo scolastico e sportivo non sempre parlano la stessa lingua.
Diverse sono le prospettive per la Fondazione Bentegodi la quale possiede struttura e capacità organizzativa di primordine che altri sodalizi – non certamente per demerito – purtroppo non possono però disporre.
7) Cosa ti sentiresti di dire ad un genitore che è perplesso nella scelta di far riprendere le attività sportive ai propri figli?
Che abbiamo vissuto e speriamo di aver messo alle spalle un evento eccezionale, ma non per questo dobbiamo ritenere che i nostri figli non possano più praticare sport o divertirsi: certo serviranno delle attenzioni e dei sacrifici in più, ma sicuramente varrà sempre la pena di tornare in palestra.
Sono sempre più convinto che lo sport sia elemento fondamentale per la crescita di un ragazzo e pertanto non abbia alcun senso rinunciarvi.
8) Tra le tante cose negative di questo periodo a tuo parere questa pandemia può lasciare anche qualche insegnamento positivo?
Sicuramente questo evento deve fare riflettere, un po’ tutti dovremo rivedere il nostro modo di comportarci socializzando attraverso forme forse meno appariscenti ma altrettanto significative e valide, con un po’ di saggezze in più, con meno egoismo e più attenzione nei confronti del prossimo, riscoprendo valori troppe volte messi da parte.
9) Pensi che nelle prossime settimane sarà possibile far tornare ad allenarsi gruppi più numerosi di quelli attuali?
Nelle prossime settimane auspico che tutto il nostro settore agonistico possa riprendere ad allenarsi con una certa regolarità.
Certamente ci saranno dei problemi, ma dobbiamo guardare avanti e cercare di preparare nel migliore dei modi la prossima stagione.
Per i nostri bellissimi settori di avviamento ed amatori e veterani, l’appuntamento è sicuramente a settembre.
10) Una tua speranza e un tuo messaggio per i nostri atleti?
La speranza è che a settembre ci si possa incontrare nuovamente tutti, gruppo agonisti, avviamento, amatori e veterani: spero vivamente che non manchi nessuno e che anzi molti altri accorrano verso il nostro palazzetto Masprone nel frattempo rimesso a nuovo o quasi, per avvicinarsi al tennistavolo.
Il messaggio è di non abbandonare lo sport, lo sport è vita, penso che oltre al pensiero per noi stessi sia il modo migliore per rendere omaggio a quanti purtroppo non sono più tra noi.
E come sempre…forza Bentegodi!!
Stefano De Pantz