INTERVISTA AD ALESSANDRO ALBRIZZI – COORDINATORE ATLETICA LEGGERA

1) 70 giorni di totale chiusura delle attività e finalmente il 20 Maggio si è tornati ad allenarsi.

Come hai vissuto questa giornata con i tuoi collaboratori e con i vostri atleti?

E’ stata una giornata particolare.

Vedere i tecnici, gli istruttori e gli atleti dopo tanto tempo con le mascherine indossate è stato emozionante.

Vedere gli sguardi di tutti loro che cercavano un abbraccio od una semplice stretta di mano, vedere la pista è stato emozionante.

Sentire sotto i piedi la gomma morbida e pensare che era in attesa che i nostri ragazzi la calpestassero nuovamente è stato emozionante.

Capire che eravamo tornati e che si riprendeva l’attività è stato emozionante.

2) La ripartenza delle attività è stata complessa e piena di difficoltà.

La società pensi abbia fatto il necessario per poter garantire sicurezza al vostro lavoro e ai ragazzi che praticano sport presso le nostre strutture?

La ripartenza delle attività è stata complessa e piena di difficoltà.

Durante il lockdown sono state fatte tante riunioni tra i coordinatori della sezione per trovare le soluzioni più adatte alla ripresa.

Insieme come una grande squadra, abbiamo affrontato e risolto tutte le problematiche imposte di vari DPCM.

La società si è mossa verso di noi consapevole dei rischi a cui andava incontro, rischi dettati in principal modo, dalla paura di ricominciare.

3) Dopo alcuni giorni di allenamenti come hai trovato i tuoi ragazzi?

I ragazzi sono determinati e coscienti che dovranno gioco forza riprendere le attività come all’inizio della stagione agonistica.

Non avendo obiettivi prestativi – almeno per questo primo periodo -, dovranno trovare le giuste motivazioni per rimanere al campo: il gruppo, il divertimento, la condivisione della preparazione fisica con le atlete e gli atleti delle altre sezioni, in particolare con la sezione tennis tavolo.

E noi allenatori siamo pronti per aiutarli e stimolarli in tal senso.

4) Le competizioni sportive, addirittura quelle più importanti sono state tutte annullate o rinvaiate.

Quando a tuo parere si potrà ripartire?

La ripartenza agonistica potrà avvenire non prima di settembre.

Chi si accollerà l’organizzazione delle gare, dovrà sottostare ai limiti imposti dal governo e dalla FIDAL e non sarà semplice.

Con l’aiuto di tutti però, si arriverà all’obiettivo.

5) Come vedi il  futuro prossimo delle società sportive?

Tutte queste limitazioni e regole come potranno essere gestite in sicurezza senza penalizzare la qualità del servizio?

Il futuro a breve termine lo vedo un po’ in salita.

Non sarà facile organizzare i turni dei ragazzi con le disponibilità degli istruttori, allenatori e tecnici.

Dovremo fare un necessario periodo di rodaggio e poi torneremo come prima, direi anche più forti.

6) Cosa ti sentiresti di dire ad un genitore che è perplesso nella scelta di far riprendere le attività sportive ai propri figli?

La nostra è attività prevalentemente effettuata all’aperto.

Non ci devono essere perplessità, occorre solamente rispettare le nuove regole del gioco: distanze e rispetto per gli altri prima che per noi stessi.

Fortunatamente nella nostra sezione non ho incontrato alcuna perplessità, anzi sono stato sollecitato e pregato di far iniziare prima possibile la nostra attività.

7) Tra le tante cose negative di questo periodo a tuo parere questa pandemia può lasciare anche qualche insegnamento positivo?

Sicuramente! Il gruppo.

L’atletica leggera è uno sport prettamente individuale.

In questo periodo ogni ragazzo, ogni atleta, ogni persona ha però verificato che aveva bisogno del gruppo.

Far parte del gruppo di allenamento, anche attraverso le videochiamate, ha aiutato ad andare avanti.

8) Pensi che nelle prossime settimane sarà possibile far tornare ad allenarsi gruppi più numerosi di quelli attuali?

Sono fiducioso che nelle prossime settimane si possa far arrivare al campo altre persone e tornare come prima.

9) Una tua speranza e un tuo messaggio per i nostri atleti?

La mia speranza è che si torni al più presto alla normalità.

Il mio messaggio è: che il tuo sogno diventi realtà… e se vuoi che diventi tale, impegnati al massimo delle TUE possibilità.

E come diceva il mio mito Pietro Mennea:

la fatica non è mai sprecata: soffri ma sogni!

 

E sempre FORZA BENTEGODI!!

Alessandro Albrizzi

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